L’impatto ambientale dello stampaggio a iniezione e le strategie per rendere il processo più sostenibile

Lo stampaggio a iniezione è una tecnica di produzione largamente utilizzata per creare una vasta gamma di prodotti in plastica, dai componenti industriali agli articoli di uso quotidiano. 

Tuttavia, come molte attività industriali, ha un impatto ambientale significativo. In questo articolo vogliamo esplorare gli effetti di questa tecnica sul nostro pianeta e parlare di quelle che possono essere le strategie per renderla più sostenibile.

Impatto ambientale dello stampaggio a iniezione

Le principali aree critiche nel nostre settore sono due:

  • Emissioni di CO2 e consumo energetico. Il processo di stampaggio a iniezione richiede grandi quantità di energia per riscaldare e fondere la plastica, nonché per azionare le macchine. Questo porta a elevate emissioni di CO2 in quanto spesso l’energia utilizzata proviene da fonti non rinnovabili, aumentando ulteriormente l’impronta di anidride carbonica del processo.
  • Rifiuti e scarti di produzione. Un altro problema rilevante è la produzione di materozze. Durante lo stampaggio a iniezione, una parte del materiale può diventare scarto, spesso non più riutilizzato, con conseguente incremento della plastica da smaltire a carico delle discariche.

Strategie per la sostenibilità

Partendo da questi presupposti è possibile mettere in campo azioni mirate per ridurre l’impatto della singola azienda in favore di un comportamento coscienzioso e volto a preservare l’ambiente.

  • Favorire l’impiego di materiali riciclati. Integrarli nel processo di stampaggio a iniezione è una delle soluzioni più efficaci per ridurre l’impatto ambientale. Utilizzare plastica riciclata riduce la domanda di materiali vergini e diminuisce la quantità di rifiuti. Inoltre, il riciclo della plastica consuma meno energia rispetto alla produzione di nuova materia prima, abbassando ulteriormente le emissioni di CO2. In questo ambito rientra anche il riutilizzo dei propri scarti, andando a ricavare nuova materia prima dalla loro fusione.
  • Ricorrere all’impiego di energie rinnovabili. Passare a queste fonti è cruciale per migliorare la sostenibilità dello stampaggio a iniezione. Impianti di produzione che utilizzano energia solare, eolica o idroelettrica possono ridurre significativamente la produzione di anidride carbonica. Inoltre, l’implementazione di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico può contribuire a ridurre il consumo complessivo di energia.
  • Riduzione degli sprechi. In questo caso non si parla soltanto del recupero degli scarti, ma anche dell’ottimizzazione dei processi produttivi attraverso la manutenzione e calibrazione delle macchine e la formazione del personale interno. In questo modo gli impianti funzioneranno per lassi temporali inferiori ma a pieno regime, riducendo anche i consumi energetici.

Qual è l’approccio di Brunello alla sostenibilità?

Nell’ultimo anno abbiamo investito per sostituire gli impianti obsoleti in nostro possesso, introducendo presse moderne e in grado di assicurare una riduzione dei consumi energetici.

Per quanto riguarda invece la produzione di rifiuti, già da anni ci impegniamo per garantire il massimo rispetto dell’ambiente. Attraverso appositi macchinari e tecnologie all’avanguardia, siamo in grado di trasformare gli scarti con un processo di frantumazione che permette di produrre nuova materia prima. In questo modo nulla viene realmente sprecato, bensì questa tecnica ci consente di reimmettere le materozze nel ciclo produttivo.

Sei alla ricerca di un’azienda che opera nel settore dello stampaggio della plastica, ma attenta alle esigenze ambientali? Contattaci e ti dimostreremo come operiamo per mantenere un approccio green.