Lo stampaggio a iniezione dove meno te lo aspetti

Nel mondo dell’industria manifatturiera, lo stampaggio a iniezione si è imposto come una delle tecnologie più versatili ed efficaci per la produzione di massa. Questa tecnica, che consiste nell’iniettare materiale plastico fuso all’interno di uno stampo per ottenere oggetti di forma complessa, è nota per la sua efficienza e per la qualità dei prodotti finiti. Tuttavia, quello che molti potrebbero non sapere è come sia stato adottato da brand di fama mondiale per creare i propri articoli. Tra i numerosi esempi, il caso di Lego® offre una storia affascinante che merita di essere raccontata.

Lego®: costruire l’immaginazione con lo stampaggio a iniezione

Lego®, il colosso danese degli omonimi mattoncini colorati, è un emblema di come lo stampaggio a iniezione possa essere sfruttato per alimentare la creatività e l’innovazione. Da quasi un secolo, l’azienda ha rivoluzionato il mondo dei giocattoli con i suoi famosi blocchetti interconnessi, permettendo a generazioni di bambini (e adulti) di costruire praticamente qualsiasi cosa possano immaginare. Alla base di questo successo senza tempo, vi è una tecnologia di produzione all’avanguardia: lo stampaggio a iniezione.

L’adozione di questa tecnica da parte di Lego® non fu solo una scelta produttiva, ma una vera e propria rivoluzione nel design dei giocattoli. Grazie a questa tecnologia, l’azienda è stata in grado di produrre mattoncini con una precisione millimetrica, garantendo che ogni pezzo si incastrasse perfettamente con gli altri, indipendentemente da quando fosse stato prodotto. Questa coerenza e affidabilità sono fondamentali per la promessa di qualità e durevolezza che Lego offre ai suoi clienti.

Innovazione sostenibile

Nel corso degli anni, il colosso danese ha continuato a sfruttare lo stampaggio a iniezione per spingere i confini dell’innovazione, affrontando al contempo sfide contemporanee come la sostenibilità. L’azienda si è impegnata a rendere la sua produzione più ecologica, esplorando l’utilizzo di materiali eco-friendly per la produzione dei mattoncini multicolor, senza comprometterne qualità e resistenza. Questo impegno dimostra come lo stampaggio a iniezione possa essere parte della soluzione alle sfide ambientali odierne.

Lego® celebra lo stampaggio a iniezione

Abbiamo già accennato a come questa società di fama mondiale produca i suoi mattoncini utilizzando la tecnica dello stampaggio a iniezione. Un parco macchine composto da oltre mille presse distribuite tra i suoi principali stabilimenti produttivi in Danimarca, Ungheria e Messico, che permettono di produrre, solo in quello principale, oltre 1.360 mattoncini al secondo!

Ma c’è una curiosità che pochi conoscono, ma degna di nota. Nel 2021 è stata lanciata la Limited Edition Lego® House Exclusives dedicata alla storia dello stampaggio dei popolari blocchi in ABS. Uno dei pezzi che la compone, The Brick Moulding Machine, è l’esatta riproduzione della prima pressa a iniezione voluta dal fondatore Ole Kirk Christensen ed entrata in produzione nel 1947 nello stabilimento di Billund in Danimarca. Il set è composto da 1.205 pezzi più uno speciale decorato, e rappresenta una pressa di colore verde, tono tipico della livrea proposta dal costruttore Engel negli ultimi anni, e che ha fornito migliaia di impianti a Lego® dalla sua apertura a oggi.